In metro

Premetto che si tratta di un episodio realmente accadutomi.

Prima della pandemia, in primavera, mi trovavo nella metro a Roma, affollatissima all'ora di punta.
Entro a stento nel vagone direzione Termini...avevo davanti una donna in tailleur nero, tacchi, un culo tondo come un mandolino, sporgente come un terrazzo e duro come un tamburo. La donna a cui appartenevano le terga, dalla silhouette, appariva mediterranea, formosa al punto giusto. Alta almeno 1,70. I suoi capelli lunghi scuri, mossi lasciavano una scia di profumo conturbante.. era di spalle.. per la ressa ero con il mio corpo attaccato al suo, la percepivo nell'interezza.
La vicinanza di cotanta femminabmi fece eccitare subito, il mio cazzo divenne subito barzotto nei pantaloni di lino morbido.
Il pensiero di essere a contatto con un corpo così bello e perfetto mi fece balenare in mente l'idea di appoggiarlo tra le natiche della sconosciuta ma bella passeggera.. Sta cosa divenne un tarlo penetrante che mi assillava il cervello. Allo stesso tempo pensavo a quale sarebbe stata la reazione della splendida donna che avevo davanti se avesse capito le mie intenzioni da porco. Dopo una brevissima analisi costi benefici, decisi di agire e gielo appoggiai in mezzo alla fessura proibita, l'antro della Sibilla, la porta del piacere... era dritto, duro, quasi non mi riconoscevo. Restai immobile ma con il bastone puntato decisamente a colpire. Lei si accorse subito della violazione della zona rossa... sentii che strinse per un attimo i muscoli. Sudai freddo, ma fermo, anzi dopo un secondo spinsi ancora un pò col bacino, ormai determinato a farglielo sentire tutto e duro. Avevo il cuore in gola ma la cappella turgida.. decisi di stare fermo e aspettare un segnale, fosse stato anche un malrovescio plateale (non so come avrebbe potuto farlo, visto che eravamo pigiati come sardine, però il rischio c'era). Per discolparmi, pensai che .. dopotutto poteva spostarsi qualche cm più avanti ma non lo fece.. anzi, inaspettatamente e con mio sommo arrapamento ulteriore, dopo qualche istante incominciò a inarcare la schiena e a premere contro il mio cazzo.. lo sentiva sul buco, duro, mi scoppiava, lei ondeggiava assecondando l'andamento della metro, ma con un movimento inequivocabile: se lo aggiustava in modo che le solleticasse l'orifizio proibito... Ero in estasi, non sentivo il brusio fastidioso tipico dei mezzi pubblici, non mi lamentavo della pessima qualità del servizio.. nulla.. ero in uno stato di catalessi mistica.. Stavo praticamente inculando all'inpiedi una figa da paura, di quelle che quando le vedi per strada pensi: "ma chi cazzo devi essere per portarti a letto una così" e la risposta ti porta a pensare che non sei comunque tu (ma questa èun'altra storia).. Il ballo proibito durò qualche minuto, ma sembrò un tempo indefinito in cui con i pensieri ero a casa mia con lei e avevamo già pomiciato e stavamo alle prese col secondo canale.. Lo sballottare del vagone e la danza del ventre di lei stavano contribuendo all'unisono s alla mia venuta rovinosa e copiosa nei pantaloni ma mi trattenni in modo cerebrale da vero attore di film hard e continuavo a spingere ormai spudoratamente e lei, che ormai nella mia mente era la porca con cui tecnicamente stavo trombando in piedi, mi assecondava con piacere... poi arrivò la mia fermata.. le dissi laconicamente "ciao" all'orecchio e andai via.. sorrise e mi rispose "ciao"....
Sono sicuro che la sera a casa lo avrà detto a suo marito e hanno fatto sesso più intensamente del solito...
Ecco, anche questo per me è erotismo...
Grazie a chi leggerà questo racconto/storia vissuta.
Al riguardo, per soddisfare un mio pallino che afferisce al fatto che ognuno di noi in certe circostanze si comporta in modo irrazionale, chiedo a voi:
X LEI: cosa avresti fatto tu?
X LUI: a un racconto del genere della tua donna che reazione avresti?
Con simpatia curiosa, Amodomio.